Voleva una squadra determinata e vogliosa Oscar Brevi e dopo la vittoria di misura al “Del Duca” può dirsi soddisfatto. Per lo meno, ci sono state le risposte che tutti auspicavamo, seppur il Catanzaro abbia comunque offerto una prestazione non proprio esaltante, ma occorreva essere cinici e pragmatici, dopo aver ritrovato compattezza.
Come presupposto, Sabatino trova posto sull’out di sinistra (Calvarese e Di Chiara staranno fuori oltre un mese, si teme) completando il quartetto difensivo composto da Catacchini, Rigione e capitan Ferraro davanti a Bindi. Nel consueto 4-3-3, in mediana conferma per Vacca (tra i migliori dei suoi) con Vitiello e Benedetti. Ma è in attacco la novità di giornata: panchina per Russotto, dentro Germinale che sostiene nella manovra la punta Fioretti, insieme a Madonia.
Venendo alla cronaca, nel primo tempo Fioretti prova ad impensierire il portiere ascolano Pazzagli direttamente su calcio piazzato al 21′, ma la palla va’ di poco alta sulla traversa. Poco dopo Tripoli risponde per l’Ascoli, ma vede respingersi l’insidiosa conclusione dal limite dall’attento Bindi. Aquile in vantaggio al 38′ con Madonia che mette il suo primo sigillo in giallorosso, con una conclusione a giro “al bacio”. Bindi compie un’autentica prodezza pochi minuti dopo il vantaggio del Catanzaro, neutralizzando prima Colombo, per poi recuperare lo specchio agilmente e sventare la ribattuta di Greco. Rigione si fa ammonire e salterà per squalifica il delicato match contro il Perugia domenica prossima.
Nella ripresa i padroni di casa aumentano l’intensità dei loro attacchi, mettendo in difficoltà gli uomini di Brevi, pur senza produrre nulla di concreto, se non un calcio di punizione e collezionare calci d’angolo: proprio sugli sviluppi di un corner l’Ascoli aveva gonfiato la rete ma è stato palese il tocco di mano di Carpani, ammonito giustamente. US pericoloso anche con Vacca ad inizio secondo tempo che fa la barba al palo con una buona conclusione personale. Brevi corre ai ripari, inserendo Marchi per Madonia passando al 4-4-2. Russotto rileva Fioretti al 72′, vanificando un contropiede e dimostrandosi temibile come sempre. I minuti scorrono, l’Ascoli alza il baricentro ed il Catanzaro prova a cercare la via del raddoppio con Vitiello, Germinale (entrambi gli ammoniti), Marchi e Casini, ma senza incidere. Giallorossi migliorati in fase di gestione della palla, ma le tante occasioni non capitalizzate offriranno indicazioni su cui lavorare in settimana, in vista della sfida contro i Grifoni. Finisce 0 a 1, il risultato poteva essere ben più rotondo (emerge l’inconfutabile dato dell’ottimo score in trasferta, da compagine d’alta classifica), però era fondamentale riprendere la marcia playoff (adesso il Catanzaro sale a quota 38 punti in classifica) per mantenere il passo delle altre concorrenti e, soprattutto, ritornare a sorridere… proprio ad Ascoli.
Cosimo Simonetta