Quarto 0-0 consecutivo al “San Vito” fra Cosenza e Catanzaro e decimo pareggio in campionato in terra rossoblu. Risultato complessivamente giusto, figlio di una partita intensa ma brutta. I giallorossi hanno giocato un po’ meglio dei cugini senza però sovrastarli evidentemente. I Lupi si giocavano moltissimo visto un inizio di campionato deludente (con Mister Cappellacci a rischio esonero in caso di sconfitta), ma ci si aspettava qualcosa in più da Russotto e compagni, anche per riscattare la sconfitta interna di mercoledì. La vetta della classifica non si allontana e rimane comunque distante di tre lunghezze in virtù dei risultati di giornata.
Cappellacci non schiera dall’inizio Calderini: 4-3-3 per i rossoblu con il giovanissimo Sarraco in porta; Blondett, Tedeschi, Magli e Ciancio in difesa; Fornito, Corsi e Criaco a centrocampo; Alessandro, Cori e Mosciaro in avaavanti. Checco Moriero fa esordire dal primo minuto Kamara lasciando Barraco in panchina, mentre Maiorano riprende posto in mediana, per il resto è la stessa formazione che ha affrontato il Matera pochi giorni fa.
Pubblico delle grandi occasioni al “San Vito”. Squadre contratte fin dalle prime battute: ci prova Vacca dopo pochi minuti di gioco ma Sarraco è attento e blocca la sfera in due tempi. La partita non decolla, il Catanzaro prova a far gioco senza accelerare tenendo ritmi bassi, con il Cosenza che difende ordinatamente senza rischiare. Kamara svaria per tutto il campo senza dare punti di riferimento pur non incidendo, ma non ci si poteva aspettare molto di più dal senegalese che tornava dopo quasi un mese. Al ’20 i giallorossi hanno una grande occasione con Silva Reis che su schema su calcio di punizione battuto da Vacca, anticipa Sarraco (a vuoto, in uscita), ma Tedeschi salva a pochi passi dalla linea di porta. Il primo tempo non riserva altre emozioni.
Il secondo tempo segue sostanzialmente i ritmi della prima frazione. La partita è blanda e nessuno intende rischiare più di tanto. I Lupi alzano il baricentro senza far correre pericoli al quasi inoperoso Bindi (per lui solo una parata a metà ripresa su un colpo di testa di Cori). Dopo la mezz’ora le Aquile che provano a schiacciare i padroni di casa nella propria metà campo. Occasione per Silva Reis che gira alto un colpo di testa al ’35. Poco dopo è Barraco (entrato al ’62 per Kamara) a sfiorare il palo con un diagonale dal vertice destro dell’area di rigore. Russotto avrebbe anche una grande palla gol ma viene fermato dall’arbitro per un tocco di mano venendo ammonito. La partita si chiude dopo tre minuti di recupero. Il Catanzaro sale a quota 11, raggiunto da Lecce, Casertana e Juve Stabia, mentre i rossoblu muovono la classifica portandosi a 3 punti, lasciando il Martina in coda.
Domenica alle 14.30 sarà di scena l’Aversa Normanna e l’US dovrà giocare con l’imperativo della vittoria per riprendere a marciare con determinazione dopo queste due battute d’arresto: dopo la sconfitta contro il Matera oggi si poteva e si doveva fare molto di più se si vuole fare un campionato di vertice.
Ferdinando Capicotto