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“Mi aspettavo questa risposta dal gruppo”, senza distinguere tra titolari e cosiddette riserve. Queste le parole di mister Antonio Calabro il quale, tuttavia, non abbandona il suo aplomb, neanche dopo una
Si gioca. Nonostante tutto. Nonostante quel vigliacco covid sia entrato a gamba tesa nello spogliatoio del Catanzaro e non importa “chi” sia stato a contagiare gli altri, non conta.
Torna dal “Liguori” di Torre del Greco con un punto, il Catanzaro, al termine di una gara combattuta e giocata col cuore: sul piano del carattere e dello spirito di squadra, sono arrivate ancora risposte edificanti da parte delle Aquile.
“Contava fare i tre punti, alla vigilia avevo chiesto questo, punto e basta. Le difficoltà preventivate (come la stanchezza per la gara di Bari) si sono verificate tutte, ma l’importante era vincere”: in questi
"Ero stato chiaro alla vigilia: se avessimo vinto avremmo potuto guardare davanti a noi.
Ripartenza. Ancora una volta, per l’ennesima volta il Catanzaro interrompe la sua serie positiva e deve ricominciare a vincere. Ma solo per fare più punti possibili, non certo per dimostrare compattezza e qualità, aspetti ampiamente messi in mostra anche nelle sfortunate sconfitte
Moderatamente soddisfatto, il tecnico Antonio Calabro risponde alle domande dei giornalisti, fornendo la sua chiave di lettura al match. Una gara vinta di misura, non senza lacune: "Ultimamente in avanti siamo meno brillanti del solito - ammette il mister - anche se i ragazzi si prodigano nella fase difensiva.