Senza le Aquile, la nostra testata evidentemente non riesce proprio a discostarsi dai campi di gioco e da tutto ciò che riguardi il calcio! Indipendentemente dai protagonisti, calciatori dell’Amatoriale che hanno oltrepassato gli “anta” (con lavoro, moglie e figli) o bambini dai 5 ai 10 anni, Il Giallorosso ha battuto palmo a palmo quasi tutta la provincia, presenziando ai principali eventi sportivi (su tutte, l’inaugurazione del Centro Tecnico di Formazione Federale di via Contessa Clemenza a fine maggio), per fornire un’informazione limpida ed assidua sulle realtà nostrane. Non ci stancheremo mai di sostenerlo, pur rischiando di risultare monotoni: diamo voce e spazio al calcio di casa nostra, fucina dei talenti di domani.
A proposito di talenti e società ambiziose, in questo primo numero estivo (a pochi mesi dal nostro secondo compleanno!), ci soffermiamo sull’ASD Catanzaro Lido 2004, un sodalizio che, ricordiamo, ha preso vita grazie alla passione di un gruppo da amici con in testa Maurizio e Luigi Caglioti, sulle fondamenta dell’allora FC Catanzaro Lido, al fine di offrire l’opportunità ai giovani di mettersi alla prova e crescere insieme, rendendo noto a tutti quanto fosse possibile dar vita ad un progetto serio e duraturo, con volontà, passione e sacrifici.
Riavvolgendo il nastro degli anni, l’impegno nel tempo ha fatto sì che la società ottenesse molti premi e riconoscimenti anche oltre confine, a partire dalla stagione 2004/2005 allorquando l’ASD Catanzaro Lido prende parte a tutti i campionati provinciali (dai Piccoli Amici agli Allievi): sono proprio i Pulcini (oggi ventenni!) a tagliare il primo traguardo della società, diventando campioni provinciali, aggiudicandosi la manifestazione “Sei Bravo a…”, venendo eliminati solo in semifinale regionale contro la corazzata Real Cosenza, che ha avuto la meglio grazie ad appena un gol di scarto. Nel 2005/2006 gli Allievi ed i Giovanissimi partecipano ai campionati regionali: gli Allievi ottengono la Salvezza, i Giovanissimi vengono eliminati in semifinale mente gli Esordienti entrano di diritto nella storia della città, diventando campioni regionali dopo aver battuto, nelle varie finali, squadre che negli anni hanno dato lustro al panorama del calcio dilettantistico calabrese (US Santa Maria, CSPR 94 di Caulonia, Big Sport KR, Real Cosenza). La svolta avviene nel 2010/2011 con l’arrivo di Pierluigi Monteverdi, figura di spicco nel mondo dell’imprenditoria locale e internazionale, che conferisce ulteriore valore alla compagine: Allievi e Giovanissimi raggiungono di nuovo le semifinali, mentre gli Esordienti vincono il Campionato Provinciale. La stagione 2011/2012 coincide con l’avvento di Giuseppe Cosentino che prende in mano le redini del Catanzaro Calcio, dando speranza e gioia all’intero popolo giallorosso: in quell’annata è stato decisivo l’apporto che il sodalizio del patron Monteverdi ha fornito al Settore Giovanile dell’US, contribuendo notevolmente a riformarlo, ad un mese dall’inizio dei campionati. Per la cronaca, in quella stagione, ci si leva anche la soddisfazione di vincere il Campionato C/5 con gli Esordienti. Lo scorso anno, infine, altra vittoria nel “Sei Bravo a…” con la categoria Pulcini. Ma a parte trofei e medaglie, l’orgoglio più grande, è l’aver proiettato molti giovani alle soglie del calcio che conta, alcuni dei quali calcano palcoscenici importanti, tra Interregionale, Lega Pro, Serie B, campionati Primavera di gloriose società di A. “Pensare al bene dei ragazzi, non al risultato”: da anni è questo il leitmotiv di una compagine costruita per divertire, creare aggregazione, intervenendo in maniera socio-pedagogica e, possibilmente, formare qualche talento, per prepararlo a spiccare il volo verso nuovi orizzonti calcistici. Il tutto, facendo fronte a problemi e disagi derivanti da limiti oggettivi, come la carenza strutturale di impianti. Ognuno però ha dato il suo apporto, conferendo quel 110% di sè alla causa, prendendo per mano un bambino le cui gambe traballano, per poi accompagnarlo in percorso sicuro, lasciandolo autonomo e indipendente nel momento giusto. Abbiamo avuto il piacere di seguire i bambini nelle loro uscite recenti, come la partecipazione al “Torneo Piccoli Amici”, o la 3^ Festa Provinciale dei “Piccoli Amici” svoltasi presso il Centro Tecnico di Formazione Federale lunedì 2 giugno (alla quale hanno preso parte ben 27 scuole calcio) e, ultima in ordine di tempo, all’area Teti in occasione del Centenario del CONI. Insomma, opportunità per vivere delle belle esperienze in loro compagnia.
All’indomani della 3^ Festa Provinciale dei “Piccoli Amici”, abbiamo incontrato i vertici della società dell’ASD Lido: “Non è stata la prima volta per i nostri bambini, è successo negli anni precedenti, ma ogni volta l’emozione e la voglia di divertirsi restano immutate”, osserva la Vicepresidente facente funzioni Barbara Ottobre, in una piacevole chiacchierata intervallata da aneddoti, curiosità, cenni dei momenti più significativi, tra contatti con Osservatori e Direttori Sportivi della massima serie (come il torneo alla Borghesiana di Roma qualche anno fa). Una società di persone semplici, ma per questo straordinarie. “Ci divertiamo, anteponendo il bene dei ragazzi a tutto il resto”, osserva Maurizio Caglioti, deus ex machina del sodalizio: “Nella nostra città c’è tanto materiale, ma non si vuole vedere! E’ pieno di ragazzi validi, però dovrebbero esserlo altrettanto gli addetti. Vorrei che le persone diffidassero del ‘maestro’ che si arroga il merito del risultato del calciatore: noi abbiamo il compito di non far perdere l’entusiasmo al ragazzo, mantenendolo sulla retta via, con umiltà e saggezza”, avverte Caglioti. “Gli stessi genitori dovrebbero evitare di fomentare i figli” continua, soffermandosi su quel fenomeno tipicamente italiano, che vede il genitore del ragazzo, tramutarsi automaticamente in “procuratore” che ne cura gli interessi e la comunicazione! “Nel calcio invece, è più facile avere delle delusioni. Molti talenti si perdono per strada proprio a causa di questi pseudo-procuratori che gettano fumo negli occhi ai genitori con prospettive economiche allettanti”. Sulle aspettative future, rivela il fondatore dell’ASD Lido 2004: “Il nostro obiettivo resta quello di trasmettere serenità e divertimento; tutto ciò lo facciamo soli da sempre, senza l’aiuto di nessuno. Ci teniamo al risultato, ma è secondario”. Poi, un chiaro messaggio di legalità e ritorno alla trasparenza nel buon nome dello sport: “Non ci fosse l’amore per questi ragazzi, ci sarebbe da gettare la spugna, anche per il malaffare infiltrato nel pallone, in alcune zone della Calabria. Dovrebbero finire queste cose. Lo stesso Papa Francesco dice: ‘E’ meglio una sconfitta pulita che una vittoria sporca’. Utilizzerei questo slogan come messaggio da far passare sui campi. Occorrono leggi rigorose, a partire dai piani alti”. Sull’intervento della nostra testata nell’ambito delle scuole calcio, conclude Caglioti: “La vostra è un’azione importante, resa per il bene delle nostre realtà, sulle quali ci si dovrebbe trattenere di più. Continuate così”.
(Servizio pubblicato sul numero 18 – ANNO II de “Il Giallorosso – Estate”, pag. 14-15)
Redazione