Il club storico emiliano di proprietà della famiglia statunitense Krause, ha confermato nelle settimane precedenti attraverso un comunicato stampa, che sarà ancora Fabio Pecchia ha guidare i gialloblu nella prossima stagione, dopo la mancata finale play off arrivata contro il Bari per accedere ad un’eventuale Serie A. Nelle prossime righe come match analyst della Redazione andrò a scoprire le origini del tecnico, mostrando il suo credo tattico attraverso le immagini di Dazn nel match disputato contro il Modena.
Con l’avvento di Fabio Pecchia nell’estate 2022 dopo l’era Iachini, il tecnico romano colloca l’organico del club emiliano su un sistema di gioco 4-2-3-1 ,sistema di gioco maggiormente utilizzato in carriera. Il suo 4-2-3-1, prevede fluidità posizionale e tanta qualità sulla trequarti. Concentrandoci nei ruoli, quello del centravanti viene affidato all’esperto Roberto Inglese, attaccante che interpreta il ruolo in maniera classica. La trequarti, è di Franco Vasquez ,giocatore accostato alle aquile nelle ultime ore, un vero e proprio numero 10 che gioca da 9 solo sulla carta, dal momento che il suo obiettivo è quello di muoversi liberamente sulla trequarti per creare superiorità numerica in zona palla e fornire una linea di passaggio qualitativa e sicura ai suoi compagni.
In fase di possesso, iniziamo l’analisi partendo dal basso. La costruzione del Parma viene eseguita con una struttura 4+2, ma i terzini (Del Prato e Coulibaly) si alzano tantissimo fin da subito e occupano l’ampiezza, in maniera tale da poter stringere la posizione dei due esterni d’attacco nei mezzi spazi. Si tratta di un’idea propositiva che mira a creare problemi alla retroguardia avversaria che si trova a dover difendere contro 5 o 6 uomini. La posizione così alta dei due terzini, però, limita le linee di passaggio per i difensori centrali, che se pressati devono spesso ricorrere al lancio lungo.
La soluzione di Pecchia a questo problema consiste molto spesso nell’abbassare e allargare uno dei due mediani in una posizione da difensore esterno per formare una struttura 3+1.In alternativa, è proprio Franco Vasquez ad abbassare di tanti metri la sua posizione per fornire una linea di passaggio e attirare un uomo lontano dalla sua zona. Il movimento del numero 10 costringe spesso gli avversari a stringere la propria linea difensiva per evitare di lasciare buchi centralmente: così facendo i centrali possono giocare direttamente un pallone lungo e largo verso il terzino in ampiezza sul lato debole.
Ma se la grande capacità di occupare il centro grazie all’ampiezza fornita dai terzini può essere un punto di forza, la struttura è quella di un 4-4-2/4-4-1-1 in fase di non possesso, in cui Vasquez pressa uno dei due centrali avversari mentre il trequartista Camara segue il mediano avversario. I movimenti dei due sono però complementari ed equilibrati, per cui è comune vedere anche la situazione opposta con l’ivoriano su un centrale e l’ex Palermo sul mediano. I due esterni d’attacco partono da una posizione stretta per poi uscire larghi sul terzino che riceve, lasciando il compito della marcatura della mezzala avversaria al mediano sul lato forte.
Teoricamente se il trequartista marca il vertice basso e i due mediani marcano le mezzali, rimane libero il trequartista.
Concludiamo la nostra analisi, anticipando che il Parma assieme alla Sampdoria del duo Pirlo-Legrottaglie, ha le armi per far male la prossima stagione dopo aver confermato il tecnico e probabilmente parte della rosa dove possiede struttura e qualità per poter fare un campionato di vertice.
L'approfondimento integrale insieme a pillole tattiche di match analysis, dati statistici e aneddoti su Fabio Pecchia, nel Settimanale in edicola o in formato digitale: