Il progetto tecnico tracciato dal tecnico abruzzese e dalla società giallorossa è stato chiaro: rafforzare e ringiovanire la macchina dei record dello scorso anno. Svincolati Cianci (attaccante del Taranto), Cinelli e Rolando, i giallorossi portano in Calabria i primi nuovi volti Veroli (in prestito dal Cagliari) e Pompetti (acquisto definitivo Inter). A seguire arriva la cessione di capitan Martinelli al Cerignola, il rinnovo di contratto di Iemmello, la riconferma del prestito di Ghion dal Sassuolo e il prestito di Krastev e Oliveri, ragazzi promettenti dei settori giovanili di Roma e Atalanta. Saltata la trattativa Bianco con la Fiorentina, approdato alla Reggiana di Nesta, nelle ultime ore di mercato è stato confermato anche il pacchetto dei portieri di mister Zambardi e Talotta dove al binomio Fulignati - Sala del precedente annosi aggrega il giovanissimo portiere Borelli acquistato dall’Ostia Mare. Proseguendo sulla linea verde tracciata dalla società, alla prima squadra vengono accorpati con un contratto di addestramento tecnico i ragazzi dell’ex mister della Primavera Spader “Bamba, Viotti, Belpanno e Grimaldi. In uscita Ozawje, Rizzuto, Megna e Scavone in prestito nei dilettanti.
Edoardo Borelli
Edoardo Borelli è un giovane classe 2004 con una stagione di Serie D con l’Ostia Mare.
I numeri raccolti in stagione sono stati: 14 clean sheet, 3.224 minuti giocati, 38 presenze totali.
Davide Veroli
Davide Veroli, è un mancino, dal fisico strutturato, dotato di buona velocità ed invidiabile capacità di impostazione. Reduce da un campionato primavera con i sardi ma con già in bagaglio notevole tra i Pro a Pescara ed ora pronto a raccogliere i gradi di vice Scognamillo sulla corsia di sinistra. In stagione ha disputato il campionato di Primavera 1 collezionando 28 presenze e 5 goal.
Dimo Krastev
Il gigante bulgaro Krastev, soffiato alla concorrenza Salernitana, Villareal e Aarhus, arriva a Catanzaro in prestito dalla Viola Toscana di Vincenzo Italiano. Vent’anni compiuti a febbraio, quasi due metri d’altezza, la fama di giocatore già per il professionismo. Enormi sono i margini di crescita annunciato dagli addetti ai lavori. Sostituirà la casella di capitan Martinelli con una presunta collocazione al centro della difesa qualora si dovesse giocare a 3. E’ stato capitano delle selezioni giovanili della nazionale bulgara e con la fascia anche a Firenze dove ha alzato tre Coppe Italia e due Supercoppe di categoria sotto la guida di Aquilani “attuale tecnico del Pisa”.
Marco Pometti
Marco Pompetti è nato a Pescara il 22 maggio del 2000. Cresciuto nelle giovanili della squadra della sua città, il giovane centrocampista è arrivato a vestire la maglia dell’Inter nell’estate 2017, periodo in cui il club abruzzese lo ha ceduto alla compagine milanese. Dopo un primo periodo di adattamento, Pompetti si è subito affermato in nerazzurro, divenendo progressivamente un punto di riferimento della formazione Primavera. Pompetti è un mediano dalla grandissima visione di gioco. Il centrocampista fa del giro palla la sua qualità maggiore. Capace di sfruttare gli inserimenti dei compagni, il 18enne è solito sfornare assist al bacio, tagliando in due le linee avversarie. Risulta molto temibile anche sui calci piazzati, fondamentale in cui si esercita costantemente. Ragazzo dalle idee chiare. Da buon mediano prende spunto dalle prestazioni dei suoi idoli: Toni Kroos e Marco Verratti.
Andrea Oliveri
Partito dalla sua Palermo, ha cominciato a stupire tutta la Sicilia: la storia del "Fenomeno" che l'Atalanta ha soffiato a Juventus e Roma. Ancor prima di compiere solo 2 anni, Andrea iniziò già a tenere il pallone saldo sotto la pianta del piede, mostrando al papà e allo zio capacità motorie e di coordinazione fuori dal comune per un piccolo bimbo della sua età.
La caratteristica maggiormente apprezzata in Andrea è stata fin da subito la sua fisicità, da sempre altamente sviluppata rispetto a quella dei coetanei. Il suo fisico e il suo talento, uniti, hanno sempre portato Andrea Oliveri a giocare da bambino e da ragazzino con giovani calciatori già di due o tre anni più grandi di lui. Fino ai 7 anni, con la squadra della sua scuola calcio, giocò e vinse vari tornei ASI (Associazioni Sportive e Sociali Italiane, ndr), confrontandosi con bambini più grandi. In quelle occasioni, allenatori e direttori sportivi di varie realtà siciliane cominciarono a conoscerlo. Inizialmente, dato il suo fisico, Andrea venne schierato in difesa, ma sempre con chi era più grande. Non solo: giocando spesso a calcio a 5, da difensore, avanzava in solitaria palla al piede fino al centrocampo e da quella ventina di metri dalla porta calciava e segnava autonomamente. E segnava tantissimo. Meglio non farlo giocare più in difesa, no? E se qualcuno gli chiedeva perché non passasse la palla ai compagni, Andrea rispondeva: “Perché devo passarla? Tanto la perdono sempre”. Tutti cominciarono a chiamarlo “il Fenomeno”. Il ragazzo con il tempo acquisisce con Gasperini all’Atalanta una visione di gioco notevole, ma al contempo ha tanta gamba e velocità nelle sue caratteristiche principali al punto di farlo giocare anche come esterno di tutta fascia sulla destra.
Concludiamo il primo tour sui nuovi acquisti dei giallorossi, dandoci appuntamento la prossima settimana con i nuovi volti che si prevedono di presentare, Ambrosino e D’Andrea obiettivi di mercato in queste ultime ore del mese di Luglio quanto mai caldo.
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