La gara al Giovanni Paolo II, si avvia bene, mostrando un primo tempo da ambi le parti intenso ricco di giocate, già nei primi 20’ di match due goal, prima del Catanzaro al 10’ Cianci, poi pareggia al 23’ Mastropietro. Nel secondo tempo, un evidente calo di intensità da parte della squadra di Vivarini che vede un sorpasso sotto il piano tattico e di risultato, subendo la rimontata al 75’ grazie all’ex esterno destro giallorosso Roberto Pierno. Archiviata quest’ultima gara del 2021, arriva la pausa natalizia per il club di Noto che dovrà assieme al neo-tecnico abruzzese, iniziare a lavorare per cercare di ridare entusiasmo alla piazza.
FASE DI COSTRUZIONE: nel reparto difensivo, il Catanzaro arriva al Giovanni Paolo II, assente di Fazio squalificato per somma di ammonizioni, schierando la classica difesa a 3 (davanti l’estremo difensore Branduani) composta da SCOGNAMILLO-MARTINELLI-GATTI supportata in avanti dal duo interno di centrocampo WELBECK-VERNA. Tracciando un resoconto di questo 2021, le aquile vantano di un primato ottenuto nella scorsa stagione oramai svanito, di migliore difesa del torneo. Sotto l’aspetto statistico nelle ultime 3 gare di campionato la difesa calabrese ha raccolto 4 goal, un dato molto alto, visto già in questa stagione quando sedeva l’esonerato Antonio Calabro, nelle gare di TURRIS-MONTEROSI-JUVESTABIA:
FASE DI NON POSSESSO: nel match di ieri sera, abbiamo assistito una prima pressione molto intensa e costante per tutti e 90’ da parte della dell’attacco pugliese. Come evidenziamo nelle 3 slide, la difesa giallorossa schierata da modulo in fase di non possesso +5 (BEARZOTTI-MARTINELLI-SCOGNAMILLO-GATTI-VANDEPUTTE) viene chiusa nella propria metà di campo da un pressing di +4/6 giocatori bianco-celesti:
FASE DI POSSESSO PALLA GIALLOROSSA: le ripartenze sulla difesa di Taurino (schierata a 4), avvenivano per maggior parte dal lato destro del campo, grazie alla velocità e agilità di Jari Vandeputte (slide 1), scomparso nel finale di match dopo aver speso tanto nel primo tempo. La giocata più frequente vista dai giallorossi, è stata, palla al piede di Vandeputte, inserimento più passaggio filtrante per un taglio di linea difensiva da parte di Carlini (slide 2) che si inserisce in area di rigore cercando il compagno con un cross basso o alto (slide 3):