Il Foggia Bis.
Martinelli e compagni affrontano i rossoneri 2 volte nel giro di una settimana. Il posticipo di Lunedì sera allo “Zaccheria” costituisce un test importante per i giallorossi per continuare il viaggio verso la promozione diretta alla Serie B. Con il Pescara di Colombo, reduce dalla quarta sconfitta in campionato contro il Taranto di Capuano per 2-0 che sembra ormai fuori dai giochi nella lotta per il primo posto, il Crotone di mister Lerda viceversa resta in gioco con un distacco di 6 punti dai giallorossi.
L’avversario di giornata: il Foggia in stagione è partito a rilento, pochi risultati positivi e ora si ritrova nella parte destra della classifica, con l’ex tecnico Boscaglia (esonerato). Al suo posto Fabio Gallo che, nonostante i problemi societari, ha riportato entusiasmo nella piazza, occupando al momento l’ottava posizione in classifica con 22 punti.
Come analista della redazione, andrò ad esaminare il gioco di mister Gallo e la disposizione tattica del Foggia, completando con dati statistici sui rossoneri.
Mister Fabio GALLO
Inizia nel settore giovanile dell’Atalanta, con l’esordio in prima squadra nella Giacomense. Da lì il ritorno a Brescia come vice allenatore di Giampaolo, ma l’esperienza finisce dopo una forte protesta della curva bresciana che gli imputava il passaggio ai rivali dell’Atalanta da giocatore. Poi ancora giovanili a La Spezia e l’arrivo a Como dove conquista l’accesso ai playoff. Un’esperienza in Serie B con lo Spezia, poi tanta C con Ternana e Potenza. Terminata l’esperienza in Basilicata, il suo ex allenatore Gianni De Biasi se lo porta in Azerbaigian come vice della nazionale. Qui ha avuto l’opportunità di crescere ulteriormente come allenatore, acquisendo esperienza misurandosi in un contesto diverso da quello italiano. Adesso la grande opportunità di risollevare il Foggia, una piazza che merita ben altri palcoscenici, con idee ed obiettivi chiari.
Il Foggia in stagione ha vissuto due credi tattici differenti. Il primo avviene con Boscaglia che disegna la squadra sulla lasfa riga tracciata da Zeman nella precedente stagione, proponendo un sistema di gioco1-4-2-3-1 rilevatosi tuttavia non funzionale alle caratteristiche dei giocatori presenti in rosa. Il secondo credo è quello di Fabio Gallo, tecnico subentrato all’esonerato Boscaglia, che ridisegna la squadra con il modulo1-3-5-2. Con il suo avvento, i rossoneri collezionano 5 vittorie, 3 pareggi e 1 sola sconfitta contro il Cerignola. Un bottino di 18 punti in 9 partite. Tra le vittorie di Gallo ci sono anche quelle in Coppa Italia contro la Juve Stabia e il Crotone, oltre a quella recente proprio contro il Catanzaro. Tornando al campionato sono 14 le rete segnate e 8 quelle subite, con una differenza reti di +6. Dato importante e positivo che migliora la differenza reti di inizio campionato (di -9) quando le reti segnate furono solamente 3 e quelle subite invece 12 (nelle prime 6 giornate).
Il reparto difensivo del Foggia è composto da 3 difensori in linea. I due braccetti di difesa Sciacca e Rizzo oltre al centrale Di Pasquale (per lui 2 reti messe in segno in stagione). La manovra di gioco di sviluppa con l’uscita di palloni sui quinti di centrocampo o sfruttando palle lunghe in profondità sugli attaccanti.
Il blocco difensivo subisce in partita delle variazioni tattiche. Si abbassa con la linea di difesa il centrocampista Petermann. A lui il compito di impostare dal basso l’azione permettendo di guadagnare ai due braccetti metri di campo nei confronti dell’avversario.
La dislocazione della squadra in fase di non possesso avviene con il 5-3-2. L’atteggiamento è ordinato e organizzato in tutti i reparti.
I calci piazzati sono lasciati al quinto di centrocampo di sinistra Filippo Costa (giocatore in prestito dal Napoli). Nella grafica osserviamo Costa incaricato alla battuta di un calcio di Punizione da una distanza circa di 28 metri. La Punizione sarà calciata diretta.
La penultima grafica tratta un calcio d’angolo a favore. Incaricato alla battuta Costa dal lato di destra. Dentro l’area di rigore presenti sei giocatori rosso neri all’altezza del dischetto dell’area di rigore marcati dai difensori del Messina ad uomo.
L'approfondimento integrale insieme a pillole tattiche di match analysis, aneddoti e dati statistici, nel Settimanale in edicola o in formato digitale: