La scommessa della biodiversità

La Regione ha approvato la legge-quadro che potenzia la gestione, la conservazione e la valorizzazione delle aree protette della Calabria: a promuoverla Montuoro e Caputo

Il provvedimento punta a garantire la massima attenzione al patrimonio naturalistico con il coinvolgimento di enti locali e associazioni

Il Consiglio regionale ha approvato la proposta di legge a firma dei consiglieri regionali Antonio Montuoro (Fratelli d’Italia) e Pierluigi Caputo (Forza Azzurri) in materia di aree protette e biodiversità. Il provvedimento, una sorta di legge quadro con oltre 80 articoli – si evidenzia nella relazione illustrativa – “disciplina l’istituzione e la gestione delle aree protette della Calabria al fine di garantire e promuovere la conservazione e la valorizzazione delle aree di particolare rilevanza naturalistica della Regione, nonché il recupero e il restauro ambientale di quelle degradate”. 

Intervenendo in aula  nel dibattito sulla legge il presidente dell'assemblea legislativa Filippo Mancuso ha voluto segnalare «l’attenzione straordinaria che questo Consiglio regionale sta riservando al tema dell’ambiente, ampliando le Aree protette e dando ad esse una normativa organica per sostenerle efficacemente. La Regione sta approvando leggi significative, in linea con le nuove sensibilità che si registrano in tutto l’Occidente e coerenti con l’obiettivo della transizione ecologica». Mancuso ha ricordato che «il Consiglio regionale, in ossequio agli articoli 9 e 32 della Costituzione e alla normativa dell’Unione europea con al centro lo strumento "Rete Natura 2000", ha approvato la legge sui "Cammini" naturalistici, storici e spirituali che la Regione, tra le poche in Italia, ancora non aveva; la legge che istituisce la Riserva Naturale del Mesima; la legge che istituisce la Riserva naturale del Vergari; la legge che ha istituito il Parco marino della Secca di Amendolara e la legge sulle Piante officinali, che darà anche impulso alle tante iniziative imprenditoriali nel settore, tutelando la biodiversità». 

Uno dei promotori della legge, Montuoro, a sua volta ha spiegato che la precedente normativa «risalente al 2003, appare ormai superata» e che «le finalità della proposta di legge hanno implicazioni positive per la conservazione e la tutela delle aree protette, attraverso l’attuazione di politiche e l'adozione di strumenti di promozione del territorio, in un'ottica di rilancio e valorizzazione del patrimonio naturale della Regione Calabria con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati. Oltre alla disciplina di Rete 2000, la normativa - ha aggiunto Montuoro – introduce importanti elementi di novellazione nella disciplina dei parchi e riserve naturali regionali; importanti elementi di semplificazione amministrativa; la previsione di una Consulta del Parco allargata alle associazioni ambientaliste, alla società civile e agli organi di rappresentanza del mondo della scuola e dell'università».

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