Un arco di tempo che riempie ancora di più le aspettative delle rispettive tifoserie, desiderose di potersi nuovamente sfidare sul campo. Era la stagione 1989-1990, esattamente la 58ª edizione del secondo livello del campionato italiano di calcio a girone unico, stagione 1989-1990 iniziata il 27 agosto e conclusasi con la vittoria finale del Torino. Capocannoniere del torneo è stato un certo Andrea Silenzi della Reggiana che realizzò ben 23 reti che gli valsero il grande salto al Napoli e poi al Torino.
Il Catanzaro in quella stagione non andò bene, fu anzi "l’inizio della fine" con il ritorno nel limbo della serie C pagandone fino ad oggi le conseguenze. Solo 25 punti conquistati che gli valsero l'ultimo posto in classifica, con conseguente retrocessione in Serie C1. L’unico ricordo positivo di quella stagione, l’aver intitolato al presidentissimo Nicola Ceravolo lo storico impianto cittadino, per vent'anni al vertice della società giallorossa, deceduto nel maggio del 1988. Una stagione complicata per il Catanzaro, stabilmente sul fondo della classifica, con il tecnico Fausto Silipo prima sollevato dall'incarico e sostituito da Renzo Aldi, poi richiamato ad ultimare il torneo. In casa una sola vittoria, a fronte di nove sconfitte segnando con il contagocce, solo 16 reti: Pino Lorenzo con appena 5 centri il miglior marcatore. Meglio il Cosenza che chiuse la stagione al 14.mo posto mentre la Reggina al sesto.
Ora di nuovo insieme in questo nuovo campionato che alla carta si presenta con un Catanzaro figlio di una società seria e forte, una Reggina con più di un problema ereditato dalle gestione passate ancora da risolvere e un Cosenza outsider capace di stupire ogni anno con salvezze al foto-finish.
Ma l'attesa non è solo delle tifoserie, a giudicare dalla parole del Presidente Guarascio di questi giorni che - dopo la salvezza ottenuta al Rigamonti - ha così commentato il prossimo campionato che vede il ritorno in serie B del Catanzaro: <<Finalmente torna il derby di Calabria>>.