Dopo una stagione unica come quella appena trascorsa, ci saremmo aspettati una conferenza stampa sicuramente più distesa, ma si sa il presidente non è uomo banale e riesce sempre a sorprendere. Molto probabilmente sapere di dover affrontare una nuova avventura in una categoria superiore come la serie B, può mettere ansia, per quanto ci aspettiamo che la stessa si tramuti presto in “garra” o se vogliamo, così come direbbero i neo campioni d’Italia, “cazzimma”.
Il sacrosanto realismo nell’analizzare la realtà deve sempre essere rivestito di giusta positività che è d’obbligo per chi vuole ambire a crescere. Ma si tratta pur sempre della serie B dove Sudtirol e Bari quest’anno guidano la schiera delle matricole terribili nei playoff promozione della serie B, a testimonianza che tutto è possibile. Certo, ha ragione il Presidente quando parla di situazioni che poggiano su basi diverse, ricordando che tra le 20 piazze della futura serie cadetta, Catanzaro potrebbe rappresentare tristemente la provincia più povera. Ma questo non può e non deve costituire un freno ad una Società che bilancia questa fotografia, apparendo tra le più solide e serie del meridione.
La press conference oltre a rimarcare l’importanza del ruolo e della crescita organizzativa della società per il raggiungimento dell’obiettivo, è stata dedicata ad auspicare una crescita da parte di tutti, tifoseria stampa e società stessa proprio perché la serie B sarà un palcoscenico con una cassa di risonanza mediatica certamente superiore alla terza serie. Il vespaio di news nato a seguito della trattativa per il rinnovo di mister Vivarini sicuramente mal tollerato, per quanto le attenzioni era prevedibile fossero rivolte tutte su chi è stato dalla piazza giallorossa eletto artefice dei record. Ma ora è il momento di andare oltre e ritornare su binari della serenità, ponendosi con quell’entusiasmo che sta accompagnando da mesi la città.
Per quanto riguarda lo stadio, preso atto dell’impossibilità di fruire dell’Arechi di Salerno dove diecimila cuori giallorossi hanno potuto festeggiare la conquista della cadetteria, resta una flebile speranza per una soluzione in Puglia (Lecce?), altrimenti, anche in considerazione dell’elevato numero di supporters giallorossi presenti al Nord, si cercherà di risolvere il problema scegliendo uno stadio dall’Emilia Romagna a salire. Un problema che produrrà anche un danno economico alla società costretta a costi imprevisti visto che un impianto costerà circa 50 euro a partita. La stessa campagna abbonamenti per la nuova stagione, come riferito dallo stesso n. 1 di via Gioacchino da Fiore, è già stata pianificata, ma dipenderà dall’evoluzione dei lavori allo stadio. Purtroppo, il freddo realismo ad oggi ci dice che i lavori non sono ancora iniziati, motivo per il quale la società sarà costretta a fornirsi di paracadute chiedendo la disponibilità di un impianto lontano da Catanzaro ma con le caratteristiche giuste per un campionato di serie B.
Una cosa è certa, la crescita auspicata dalla proprietà dovrà essere di tutti e in modo uniforme: dai direttori, all’allenatore ed il suo staff, alla stampa locale che ha sostenuto le Aquile non solo in quest’ultimo anno ma per un quasi ventennio e più di alti e bassi, all’ ineguagliabile tifoseria presente da sempre ovunque e in tutte le categorie. Tutti hanno contribuito e tutti dovranno continuare a farlo per un bene che appartiene ad un’intera regione: la Calabria, perché il Catanzaro non appartiene solo ed esclusivamente ai confini limitati di una singola città: uniti più di prima, avanti tutta Catanzaro!