Spazio ai ricordi che ancora popolano la mente della tifoseria giallorossa, tiene banco la programmazione del Catanzaro legata ai lavori di adeguamento del "Nicola Ceravolo": sarà sicuramente il tormentone estivo che farà da prologo alla disputa del campionato di serie B del Catanzaro, perché si sa, il popolo giallorosso senza pensieri sulla propria squadra non sa stare. E lo diciamo consapevoli del grande affetto che alberga nel cuore del singolo tifoso delle Aquile che mai come questa estate avrà l'attenzione puntata sullo stadio, probabilmente anche in primo piano rispetto all'allestimento della squadra.
Ma al di là delle parole e delle promesse regalate ai tifosi, le ruspe hanno già iniziato il loro lavoro per il rifacimento del manto erboso. Per il momento solo previsioni sulla sede provvisoria delle prime gare interne che la società giallorossa, nonostante le rassicurazioni, dovrà comunque individuare: Trieste, Bologna e Lecce le sedi più accreditate visto il no sul San Nicola di Bari. D'altronde, dopo il rifacimento del manto erboso ci saranno da sistemare la zona hospitality, i servizi igienici e l'impianto luci con i primi tre milioni di euro, poi con i restanti sei occorrerà mettere mani alla nuova copertura della tribuna e al rifacimento (auspicabile) delle curve per adeguare un impianto ormai vetusto, non idoneo a palcoscenici superiori e capace di ospitare meno di 15 mila spettatori. E i tempi sono certamente diversi da quelli del 1971, quando a tempo di record lo stadio allora “Militare” fu ampliato a 20.000 posti, pronto per ospitare la prima serie A della regione Calabria, successivamente portato ad una capienza di 30.000 posti. Ma parliamo di mondi diversi, con normative di certo non rapportabili a quelle attuali. Una cosa è però certa, auguriamoci che la struttura che si otterrà sia adeguata anche ad eventuali palcoscenici di serie A, altrimenti il sentimento conservativo-romantico cittadino si sostanzierà in una vero e proprio boomerang da ostacolo alle lecite ambizioni di crescita sportiva dei giallorossi.
Oltre agli aspetti riguardanti l’adeguamento dell’impianto, il DS Magalini di comune accordo con mister Vivarini, sta lavorando per adeguare l’organico che dovrà affrontare quella che possiamo definire una sorta di “A2”. Tra playoff e spareggi, non è dato conoscere per intero quali saranno le squadre che disputeranno la cadetteria con il nome della terza retrocessa: Spezia o Verona? E ancora una tra Bari e Cagliari rimarrà mentre dai playoff di C l'ultima fortunata sarà tra Pescara, Foggia Cesena e Lecco. Insomma un quadro che pone in tutta la sua evidenza la competitività delle realtà che affronteranno la serie B.
Confermare la struttura portante della squadra vincente dello scorso campionato è il principale obiettivo della società che contestualmente dovrà smaltire l’organico degli esuberi con l'obiettivo ambizioso di rinforzarlo fisicamente e tecnicamente. Iniziano a circolare i primi interessanti nomi (Morrone e Botteghin su tutti), ma fino a quando la società non provvederà a ufficializzare gli accordi a tempo debito, ci limiteremo ad osservare la precarietà dei nomi stessi. Ovviamente si guarda tanto ai settori giovanili dei club più importanti di categoria superiore, oltre ai profili di calciatori d’esperienza che possano creare un mix adeguato ad implementare un gruppo già coeso. A questo proposito, la conferma di Ghion, potrebbe rappresentare già un buon viatico, così come l’anno scorso lo fu la conferma di Iemmello, Biasci e Vandeputte, per un reparto avanzato che gira già a mille grazie ad automatismi ben rodati. Il resto riguarderà un potenziamento del proprio settore giovanile che consenta di conquistare risultati in linea con quelli conseguiti dalla prima squadra e tirar fuori qualche piccolo gioiello made in Catanzaro.
Avanti tutta Catanzaro!