Nella conferenza stampa di fine stagione il Presidente Noto l'aveva detto: ci vuole programmazione e soprattutto serietà per fare le cose per bene. Facile andare nei migliori alberghi, o prendere giocatori e allenatori di nome, ma bisogna pagarli... Parole che sanno di sentenza per molte squadre che oggi tra B e C stentano ad iscriversi. Sicuramente il caso più spinoso in serie B è rappresentato dalla Reggina che appena un anno fa sembrava aver trovato il suo salvatore in Saladino dopo il disastro societario lasciato da Gallo: è di queste ore la notizia delle dimissioni in massa dell'attuale dirigenza amaranto, ufficialmente per dare il là alla vendita. Si vedrà, naturalmente l'augurio che possa la Reggina disputare il campionato di serie B, per quanto da Perugia rimangono con gli occhi e soprattutto le orecchie vigili come spettatori interessati all'evoluzione della trattativa. Altro caso spinoso il Lecco che, dopo l’approdo in cadetteria ai danni del Foggia di Delio Rossi, ha incontrato problemi di ospitalità in uno stadio vicino per il prossimo campionato, vista la non omologabilità dello stadio "Mario Rigamonti-Mario Ceppi": ostacolo molto serio che ad oggi ne impedisce l'iscrizione in serie B. Anche in questo uno spettatore interessato il Brescia di Cellino che si è portato avanti iscrivendo la squadra sia in B che in LegaPro.
Quadro della serie B quindi ancora da definire. Certo la tolleranza di Lega e organi preposti ai “termini tassativi” per l’iscrizione al campionato di serie B, non dovrebbe consentire deroghe, ma il contesto italiano mal digerisce le applicazioni letterali delle norme e determinate situazioni sono soggette a una “interpretatio” a seconda dell’interlocutore di turno. La legge è uguale per tutti? Non lo sappiamo ancora perché a dircelo saranno i fatti. Ci si augura solo che in simili circostanze, in futuro, tutti possano beneficiare di cotanta comprensione. Tutto questo potrebbe in ogni caso portare ad uno slittamento dell'inizio del campionato che, in tutta sincerità, non sarebbe male per il Catanzaro visti i problemi in corso al "Ceravolo".
In casa giallorossa si prosegue in ogni caso a lavorare con il massimo impegno ed i nomi vanno e vengono con delle priorità che il DG Foresti e il DS Magalini stanno cercando di ultimare: una su tutte la conferma di Andrea Ghion , mentre il classe 2000 Marco Pompetti in forze al Sudtirol (proprietà dell’Inter) potrebbe rappresentare il nuovo volto del centrocampo giallorosso 2023/24. Altro nome nuovo, quello del centrocampista del Parma in scadenza di contratto, Franco Vazquez. L’atleta argentino che nel Palermo 2014/15 costituiva il duo di attacco al fianco di Paulo Dybala (ben 23 reti in due), rappresenta un obiettivo anche se al momento siamo nella fase dei primi contatti. Una pedina di esperienza che andrebbe ad arricchire un reparto già collaudato e ben affiatato. Ma la serie B non è campionato semplice da affrontare e più frecce all’arco ci potranno essere, più alternative potrà utilizzare mister Vivarini. Come secondo di Fulignati, si pensa al classe 2001 Alessandro Russo di proprietà del Sassuolo che nell’ultima stagione ha vestito la maglia nero verde n. 64. Il portiere di origini reggine dovrebbe sostituire Andrea Sala. E sempre dal Sassuolo si cerca di pescare il difensore di origini romane Andrea Bruno cercato anche dal Palermo. Ma tutti i nomi fatti in sede di mercato non sempre destinati ad essere smentiti anche perché le variabili che sostanziano le trattative sono sempre molteplici e fino a quando non si mette il classico nero su bianco non è dato sbilanciarsi più di tanto.
Ovviamente l’operazione sfoltimento, sarà quella più impegnativa anche nell’ottica di eventuali scambi con le società interessate a giocatori che hanno vinto il campionato con il Catanzaro. Alcune società di serie C, come Catania, Cerignola o il Pescara di Zeman, guardano con interesse agli eventuali esuberi giallorossi e con alcune di queste si starebbero imbastendo trattative interessanti.
Intanto i lavori di adeguamento del "Nicola Ceravolo" proseguono con la rimozione dei divisori in vetro del settore distinti: una cosa è certa, bisogna elogiare gli sforzi nonché l’impegno assoluto messo in campo dall’amministrazione comunale che sin da subito ha offerto la massima collaborazione e disponibilità alla famiglia Noto al fine mettere il Catanzaro nelle condizioni di disputare le gare interne nel proprio storico impianto.
Avanti tutta Catanzaro, il futuro ti appartiene!