Le Aquile sono una sorpresa in questo campionato? - Il Punto

Scritto da  Giuseppe Mangialavori Ott 11, 2023
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Dopo l’ennesimo capolavoro è difficile parlare ancora di sorpresa…Il Catanzaro è una realtà che da quasi due anni a questa parte dispensa bel gioco e ottiene consensi

Il Catanzaro di Vincenzo Vivarini continua la sua marcia “direzione paradiso” direbbe Grignani e sbanca anche l’ostico “Druso” di Bolzano con una prestazione autorevole, impreziosita da una gemma di valore che porta la firma del capitano Pietro Iemmello, sempre più leader di questo splendido gruppo.

La partita l’hanno fatta le Aquile anche a Bolzano, segno che è difficile ormai parlare di “sorpresa” del campionato: il Catanzaro è una realtà da quasi due anni a questa parte ormai dispensa bel gioco e ottiene consensi. E’ un’emozione per noi tifosi ma la conferma anche in questo difficile campionato cadetto è solo frutto di un ineguagliabile lavoro tecnico, L’impresa col Sudtirol va molto apprezzata perché, per certi versi, ancora più difficile rispetto a quella di Genova, vuoi perché è sempre difficile ripetersi a distanza di una settimana, vuoi per la particolarità della trasferta più lontana del campionato, dove tuttavia il Catanzaro, ancora una volta, è riuscito a giocare in casa. Record di presenze stagionali al “Druso” con circa 4500 tifosi, ma quanto di Catanzaro c’è in questo record considerato che in ogni settore c’erano tifosi giallorossi?

E pensare che gli altoatesini dalla scorsa stagione nel loro stadio distribuiscono dispiaceri alle squadre ospiti, anche alle più blasonate. Neanche la capolista di allora, il Genoa di mister Gilardino, riuscì nell’impresa di battere i biancorossi.

Solito Catanzaro con un primo tempo che legittima con le occasioni avute il successo che nella ripresa si limita a consolidare. La giocata di Re Pietro che vale i tre punti è infatti solo il giusto epilogo delle occasioni avute prima da Brighenti, Vandeputte e un preziosissimo Verna autore anche dell’assist che vale i tre punti.

Poi l’ingresso dei “ragazzi” che il mister sta integrando alla perfezione: Oliveri, D’Andrea, Veroli e Stoppa con quest’ultimo che avrebbe meritato il gol con una conclusione da fuoriclasse nel finale. Il Catanzaro continua a crescere e con le Aquile crescono dunque i suoi “giovani”. Senza dimenticare Katseris a dir poco strepitoso che continua a dare sicurezza al reparto arretrato e ad essere una spina nel fianco degli avversari di turno. La “vecchia guardia” è sempre lì, con uno Scognamillo che giganteggia nel reparto arretrato insieme al ministro della difesa Brighenti.

Tutto merito di un gruppo granitico e del “Maestro di Ari che ha saputo plasmare l’ennesimo capolavoro, per la felicità di un intero Popolo ancora una volta dodicesimo in campo in perfetta “simbiosi” con la squadra. In quella stessa domenica dove saltano le prime panchine, quelle di Foschi e Mignani. Altri tre punti al servizio del primo obiettivo stagionale: la salvezza. La serie B è campionato lungo e difficile (lo dimostra lo stop in laguna della corazzata Parma), nello stesso tempo un bene prezioso da difendere. Il tempo per eventuali altri “soddisfazioni” arriverà.

Ed ora una meritata sosta che servirà per ricaricare le pile, stando attenti a non ripetere l’errore della scorsa interruzione che costò al rientro l’unico stop del Catanzaro di questo inizio stagione. All’orizzonte una pericolosa FeralpiSalò, apparsa per nulla dimessa contro il Brescia. Avanti tutta Catanzaro, senza abbassare mai la guardia!

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