Dal Como al Modena: riordiniamo le idee e ripartiamo dalla forza del "Ceravolo" | Il Punto

Scritto da  Giuseppe Mangialavori Ott 31, 2023
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Ogni gara ha la sua storia, occorre passare oltre agli episodi di Como e ripartire con la forza del dodicesimo

Una “manina” , un “rigorino”, una prestazione al di sotto delle potenzialità, gli ingredienti c'erano tutti per una sconfitta sciapa che lascia l'amaro in bocca a tifosi ed addetti ai lavori. Mettiamoci pure la tanto inflazionata scusa della  “fisicità” degli avversari bravi nel gioco ostruzionistico, la giornata no del Catanzaro e la frittata è fatta. Il merito dei Lariani è comunque superiore al demerito dei giallorossi: i primi scesi in campo con la massima determinazione tradotta in rabbia per le ultime due sconfitte; i nostri a tratti intimiditi dagli avversari, incapaci di reagire con la solita veemenza che li ha contraddistinti finora, come a Genova dove hanno ribaltato l'incontro dopo un altro "rigorino". Un Catanzaro che ha sofferto i frequenti raddoppi sui portatori di palla giallorossi che hanno sofferto le aggressioni avversarie. Ci può stare ed è fisiologico che a volte si abbia un calo di tensione, ma - si sa - la serie B non perdona e questo nuovo “small penalty” ha indotto la squadra giallorossa ad una strana frenesia che ha snaturato completamente il gioco: per la prima volta lanci lunghi a cercare il compagno senza condurre un gioco organico palla a terra e funzionale all'idea del mister.
Ma se un rigore dato per "disattenzione" ci sta, l'errore del VAR è però ingiustificabile: a differenza di quanto accaduto nella prima giornata a Cremona con il rigore frettolosamente concesso da Daniele Perenzoni poi “annullato” dal VAR, a Como (come a Genova) è andata diversamente. Un "rigorino" pesante che ha dato il vantaggio ai padroni di casa e condizionato la prestazione del buon Panos Katseris, ingenuo nell'occasione. Peccato che nella ripresa, il giovane greco non abbia sfruttato la possibilità di riscatto quando si è trovato di fronte a Semper, scelta infelice quella di tirare, da dimenticare l'impatto al pallone.
La cosa più importante adesso sarà rimettere le cose a posto, soprattutto riordinare le idee e paradossalmente prendere atto ancora di più della propria forza, perché malgrado tutto, anche se da Como il Catanzaro si è ritirato con zero punti, certamente non ne è uscito sconfitto. E la forte apprensione sul viso di mister Longo nel corso della gara, ha reso l'idea di quanto diciamo.
Ed ora il Modena che nell’ultima di campionato ha vinto contro la Ternana di mister Lucarelli: ultimo precedente due anni orsono al "Braglia" per la prima gara di Coppa Italia, ma quella è tutta un’altra storia. Questa è la serie B. Ogni partita ha una propria storia e nasconde le insidie che danno vita ai vari “episodi” che posso diventare decisivi: una corsa ad ostacoli che la squadra giallorossa potrà vincere solo se continuerà a seguire il proprio DNA a testa bassa, senza snaturarsi o affidare alla fretta la soluzione dei problemi. La gara in Lombardia ha regalato un  supporto della tifoseria giallorossa ancora una volta impressionante: non solo il settore ospiti, tre quarti del "Sinigaglia" erano colorati dei nostri colori. Una costante ammirata in ogni dove che, siamo certi, rappresenterà un valore aggiunto per tutto il campionato. Ora tocca al "Ceravolo" scacciare i fantasmi della prestazione sottotono di Como e con la forza del dodicesimo ripartire: i colpi di tacco ed il fioretto lasciamoli ad altri perché sarà d’obbligo essere concreti e concentrati così come vuole il mister di Ari.

Avanti tutta Catanzaro!

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