Squadra in campo con novità preannunciate da mister Vivarini in conferenza stampa, turn-over nella speranza di spezzare questa mini scia di sconfitte, l'ultima pesante in casa col Brescia. Spazio dunque dall'inizio a D'Andrea esterno, Krastev e Situm in difesa, Pontisso a centrocampo, mentre Biasci e Ghion rifiatano in panchina. Subito botta e risposta tra le due squadre. Prima palla gol per il Catanzaro dopo 4 minuti, gioco di prestigio di D'Andrea che lascia sul posto il diretto avversario, conclusione sul secondo palo fuori d'un soffio. Si fanno sentire i 1400 tifosi in curva nord, mentre risponde subito la Reggiana, miracoloso Fulignati su Gondo a un passo dalla linea di porta e dal gol. Al 14' guizzo di Vandeputte che guadagna una punizione dal vertice sinistro, difesa di casa che si salva in angolo. Giallorossi che guadagnano tre angoli consecutivi che servono però solo a fini statistici, così come il primo giallo della gara per Scognamillo dopo 25 minuti seguito da Pietragnolo qualche minuto dopo. Reggiana nel finale di tempo che si avvicina pericolosamente in area di rigore e al 41' va in vantaggio sugli sviluppi di un calcio di punizione grazie ad un preciso colpo di testa di Girma che svetta indisturbato sul secondo palo. Sofferenza per la squadra di Vivarini che ha subito il colpo, servirà una scossa per riprendere una gara messasi in salita.
Ripresa con Biasci e Ghion subito in campo, ma servono 10 minuti per vedere il primo tentativo dei giallorossi verso la porta avversaria, è di Ambrosino, tiro debole dalla distanza. Col passare dei minuti sembra crederci di più il Catanzaro che avanza metri, ma sul piano della finalizzazione lascia a desiderare. Buono lo stacco di Krastev al 60' su preciso cross dalla destra di D'Andrea, palla fuori di poco, ultima chance per il bulgaro sostituito subito dopo da Krajnc. Aquile più aggressive, ma poco lucie, sbagliano molto, segnale chiaro di nervosismo. Cresce anche il numero di gialli per i giocatori del Catanzaro, complice un atteggiamento arbitrale discutibile. Punizione di Ambrosino al 75' dai venti metri, vola Bardi e salva in angolo. Reggiana ormai chiusa nella propria metà campo, rinuncia a giocare provando giusto qualche timido contropiede come con Portanova all'80' che va vicino al raddoppio, mentre il Catanzaro non trova varchi. Dentro anche Stoppa e Oliveri per i minuti finali, squadra giallorossa offensiva vista la gara ancora in bilico, ma il forcing finale non serve a recuperare lo svantaggio e la gara finisce con la Reggiana che festeggia la nuova vittoria, mentre per il Catanzaro matura la settima sconfitta, terza consecutiva.