Lo spirito e soprattutto i contenuti - sia pur a sprazzi - visti in campo soprattutto nella prima frazione di gara, hanno un pò rianimato i tifosi giallorossi che anche a Campobasso non hanno fatto mancare il sostegno da vicino alle Aquile. Carlini e Martinelli sono partiti dalla panchina e dopo una fase di studio (e sofferenza) iniziale, il gioco dei giallorossi ha acquistato maggiore scioltezza, sfiorando l'eleganza in un paio di occasioni. La novità è che il Catanzaro ha giocato spesso di prima, con buoni fraseggi e buone verticalizzazioni: proprio in una di queste l'ottimo Bombagi si è fatto trovare pronto, insaccando alle spalle di Raccichini. Un'azione di pregevole fattura che è stata declinata con il contributo dei protagonisti di tutti i reparti, non solo quello avanzato. E' la filosofia di Vivarini che in attacco pretende il dialogo, spesso arricchito dall'inserimento dei centrocampisti.
Una vittoria comunque sofferta su un campo difficile e soprattutto su un terreno di gioco reso pesante dalla copiosa pioggia caduta sul capoluogo molisano. Nella seconda frazione di gara il Catanzaro ha subito il ritorno dei padroni di casa che prima del raddoppio sull'asse Vazquez-Vandeputte, avevano colpito il palo con Rossetti. Ma la dea bendata ha baciato chi ha voluto vincere la partita e in questo senso il Catanzaro con un atteggiamento esplicito e piazzando la propria difesa alta, ha messo subito in chiaro le proprie intenzioni. Il fuorigioco una delle armi sfoggiate dalla difesa giallorossa. Mister Cicioni nella ripresa ha inserito i più freschi Liguori e Parigi al posto di Fabriani e Vitali e in seguito il vivace Emmausso. Il Catanzaro ha pensato di amministrare il doppio vantaggio anche in vista della semifinale di Coppa Italia del prossimo mercoledì che vedrà gli uomini di Vivarini giocarsela in casa del Padova.
Nonostante Emmausso sia riuscito a beffare Branduani sul proprio palo, il Catanzaro ha reagito da grande, riuscendo a portare a casa i tre punti. Poco a questo punto servirebbe discutere sui presunti "galloni" perduti da qualcuno o esprimere giudizi: Vincenzo Vivarini ha conquistato sei punti in due gare per nulla facili, il massimo! Il suo lavoro porta già ai primi frutti anche in relazione all'atteggiamento messo in campo subito dopo la prima marcatura. La squadra non ha arretrato di un millimetro e Vazquez - in condominio con Vandeputte - ha confezionato il preziosissimo raddoppio.
Ora occorre serenità e soprattutto mettere Vivarini nelle condizioni di lavorare per il raggiungimento dell'obiettivo. La squalifica è stata già scontata dal mister ma sarebbe il caso che la Società si facesse sentire con chi di dovere perchè questa che è oramai divenuta una prassi ai danni del Catanzaro e delle tasche dei propri tesserati, non è accettabile. Non ci risulta che altri tecnici o addetti ai lavori "recitino il Rosario" ai bordi della loro area tecnica di competenza, nè che tutti i "quarto uomo" siano così zelanti nella verbalizzazione delle parole dei vari allenatori. Se questo è sintomo di timore verso le Aquile e verso ciò che potrebbero rappresentare, è un segnale positivo perchè vuol dire che il Catanzaro è tornato e il tempo per assurgere a protagonista c'è tutto. Altrimenti è sono un gratuito quanto irrispettoso accanimento verso il club.
Avanti Aquile!