Il Punto | Aquile, un pareggio che sa di "lavori in corso"

Scritto da  Giuseppe Mangialavori Gen 26, 2022
Questo articolo contiene parole
Il tempo di lettura è di circa minuti.
Livello di difficoltà di lettura:

Un risultato che delude le aspettative della tifoseria ma è difficile in questo momento poter dare un giudizio sulla squadra.

Il Catanzaro riparte da un pareggio casalingo ottenuto contro un buon Palermo. I ragazzi di Baldini non si sono presentati al "Ceravolo" per conquistare il solito punticino, ma hanno spinto alla ricerca della vittoria al pari dei giallorossi: le squadre si sono equivalse anche se il palo colto proprio nelle batture iniziali dal giocatore per noi migliore in campo, il giallorosso Welbeck, avrebbe potuto indirizzare diversamente la gara. Ma la "dea bendata", la cronica sterilità in attacco delle Aquile e la "barese" giacchetta nera, hanno condotto la gara verso uno scialbo 0-0 che non serve a nessuno tranne che al Bari primo in classifica e reduce dal mezzo passo falso casalingo al cospetto di un sorprendente Catania. Sembra che i galletti pugliesi siano ormai candidati alla promozione diretta non tanto per propri meriti quanto per i demeriti altrui.
Non è stata una bella gara anche se l’agonismo in campo non è mancato. Il Sig. Carella di Bari, a tratti spocchioso, ha bissato la direzione del collega stabiese di tre giorni prima, quando aveva contribuito all’estromissione dei giallorossi dalla finale di Coppa Italia. Note positive per i giallorossi, le prestazioni del già citato Welbeck insieme a Bayeye. L'assenza di Vandeputte ha pesato oltremodo e le prestazioni a dir poco insufficienti di Cianci e Vazquez non hanno aiutato. Questa pecca rappresenta la vera e propria patologia dei giallorossi, superata in qualche occasione dalle intuizioni proprio del belga assente o di qualche suo compagno, comprese le “invenzioni” di un Carlini che sembra (a malincuore) destinato ad abbandonare la piazza. Proprio l’inserimento in organico di uomini di assoluto valore quali Sounas, Bjarcason, Maldonado, Biasci e Iemmello, hanno rafforzato sensibilmente l’organico ma attendiamo il responso del campo fiduciosi nel loro inserimento nel gruppo squadra. Occorrerà molto lavoro e soprattutto pazienza.

Un ruolo importante da questo punto di vista dovrà essere svolto da una tifoseria comprensibilmente frenetica e impaziente, atteggiamento che tuttavia dovrà essere esternato con moderazione, consapevoli che siamo dianzi ad una squadra praticamente in (ri)costruzione, nel rispetto di una Società e di una Proprietà che energie ne stanno profondendo per regalare il sogno, su tutte per portare a casa Pietro Iemmello, ciliegina sulla torta. Certo, l’indigeno giallorosso ha rimarcato come lui da solo non possa fare miracoli, ci sarà bisogno dell’apporto di tutti i compagni e della spinta di un "Ceravolo" che deve tornare pieno di tanta positività. Un ambiente per certi versi molto stressato da sterili frizioni interne e fin troppi pettegolezzi che non giovano a nessuno. A Catania sarà una gara molto difficile, un banco di prova severo per una svolta sopratutto mentale che potrebbe condurre le Aquile su lidi più sereni.
Il grande Gianni Di Marzio avrebbe chiesto tranquillità e soprattutto fiducia. Colui che scoprì nientepopodimeno che Diego Armando Maradona e fu a sua volta scoperto dall’Avv. Nicola Ceravolo, avrebbe suggerito unità e non divisioni. Se ci si divide sul Catanzaro, vuol dire che non si è capito nulla di quello che ha consentito alle "Aquile del Sud" di spiccare il volo verso l’Olimpo del calcio nazionale: l’unità di tutte le componenti nei fatti e non solo a parole. Ci sono tutte le premesse per riuscirci e dare una svolta al campionato giallorosso. Se ognuno farà la propria parte, nessun obiettivo potrà essere precluso. La Società ha fatto il suo dovere, ora tocca a tutti noi. Avanti tutta Catanzaro, perché nulla è impossibile!

Avanti Catanzaro!

Articoli correlati (da tag)

Devi effettuare il login per inviare commenti
Publycon - Advertising