Il calcio come una medicina benefica, l'unica forse che consente di staccarci dalla cronaca quotidiana, nazionale e internazionale, che da qualche anno a questa parte non è più così distensiva come in passato. Prima emergenza sanitaria, ora sanitaria e bellica. Senza scendere nei particolari che non ci interessano in questa sede, in ogni caso parlare di calcio in tempi di guerra mai avremmo immaginato di doverlo fare; così come non immaginavamo di doverlo fare in tempi di Covid. Ma tant'è che la storia è questa, non ci rimane che seguirla in parallelo potendo quantomeno addolcirci raccontando le tante cose belle del nostro amato Catanzaro che, seppure in un'epoca così triste, sta facendo risorgere le coscienze sportive del Capoluogo che tanto lustro portò alla Calabria.
Allora fu un Angelo di nome Mammì in quel di Napoli a battere il Bari e staccare il biglietto per l'Olimpo del calcio. La storia si ripeterà? Non è dato saperlo ancora, ma per il solo fatto che tutti i cuori giallorossi si siano messi a battere al ritmo della vittoria, regalando emozioni e sogni sia alle vecchie che alle nuove generazioni, ci induce a ringraziare la Società giallorossa e quel mister di nome Vincenzo Vivarini che è riuscito nel difficile obiettivo di far cambiare pelle a questo Catanzaro.
Al "Ceravolo" è arrivata la squadra più in forma del momento (il Latina) che, considerato il girone di ritorno, ha conquistato il maggior numero di punti proprio insieme alle Aquile. Non a caso nel post gara mister Vivarini ha elogiato gioco e giocatori nerazzurri. Un mister sensibilmente su di giri, con il suo Catanzaro che ha rifilato ben tre reti ad una squadra mai doma, forse esteticamente la più bella vista in questa stagione sul manto dell'ex Militare. Mister Di Donato (che a fine gara ha elogiato la squadra giallorossa come la migliore del girone), ha provato ad arginare i giallorossi aggiungendo un centrocampista in più nel proprio scacchiere, ma contro questo Catanzaro che ora è pronto a tirar fuori anche i "jolly" dalla distanza, c'è davvero poco da fare. Assenti capitan Martinelli e Branduani, i loro compagni non li hanno fatti rimpiangere e il gol di Vandeputte insieme alla doppietta di Vazquez (sabato un marziano), hanno nuovamente accorciato le distanze dalla battistrada Bari bloccata sul 2-2 allo "Zaccheria".
Potenza, possiamo dirlo, è stata una breve parentesi figlia di un terreno di gioco che possiamo definire a giusta ragione "scandaloso". Mentre le temperature gelide e la pioggia probabilmente hanno impedito agli appassionati di recarsi in massa sabato pomeriggio nel Tempio giallorosso ma - ne siamo certi - il big match col Bari del prossimo 13 marzo vedrà il sold out per l'impianto catanzarese dove il Catanzaro ed il suo Popolo dovranno sbocciare in tutta la loro bellezza.
Ma ancora prima ci sarà da pensare al Monopoli. Nel tacco, a pochi chilometri di distanza, si disputeranno due gare importanti che faranno da prologo alla tanto attesa sfida tra le prime due della classe: il Bari al "San Nicola" contro la sempre più sorprendente Virtus Francavilla, il Catanzaro nella tana biancoverde. Vietato distrarsi o pensare ad altro, ma Vivarini siamo certi non lo consentirà Il "Vito Simone Veneziani" si prepara ad accogliere un prevedibile massiccio esodo giallorosso degli inarrivabili tifosi delle Aquile che numerosissimi faranno pesare la propria presenza per cercare di spingere i propri beniamini alla vittoria.
Avanti tutta Catanzaro!