Tre punti pesantissimi a Viterbo, grazie al gol vittoria realizzato dal rientrante Fazio. Gol dal peso specifico gigantesco prerché consente al Catanzaro di mantenere la distanza dalle inseguitrici, ma soprattutto capace di lanciare un messaggio molto chiaro: più forti di tutti i cartellini gialli. Il Catanzaro giganteggia e forse non sbagliamo a dire che è stata la vittoria più importante, per quanto meno bella esteticamente delle altre, frutto di una prestazione grande per attenzione e intensità.
Senza l’apporto di 5 giocatori dello spessore di Iemmello, Biasci, Vandeputte, Brighenti e Gatti e poi di Pietro Cianci colpito da un pugno in piena area di rigore, non sanzionato dall’arbitro per il quale probabilmente una commozione cerebrale non è sufficiente per la concessione di un rigore. Ma non parliamo di arbitri, perché in un campionato dove si lamentano tutti, a questo punto ci sta pure che mister Menichini dica la sua, peccato solo che parli ignorando l’episodio più grave della gara, a suo favore.
Contro tutto e contro tutti, il Catanzaro non si piange addosso per le discutibili decisioni ma guarda avanti a suon di vittorie. Le vittorie di un gruppo solido che marcia deciso verso l’obiettivo, con le spalle coperte da una grande Proprietà. Non era facile superare il Monterosi, squadra ben messa in campo e desiderosa di punti dopo il ko di Messina, senza contare che ora fa gola un po’ a tutti poter dire di aver fermato la capolista. E i presupposti c’erano tutti, dalle assenze previste e quelle aggiuntesi in corsa, alla conduzione di gara mediocre del sig. Monaldi di Macerata. Malgrado tutto, il Catanzaro porta a compimento la missione con una vittoria “sporca” (così si chiamano quelle sofferte) quanto meritata per applicazione e spirito di squadra, per questo GRANDE.
Gol nato sull’asse Scognamillo-Fazio tutto di testa, così come usata in realtà dall’intera squadra in campo nei 90 e pasa minuti. Un gol “alla Bettega”. Un premio alla costanza e all’abnegazione per il forte difensore giallorosso premiato anche dalle parole a lui dedicate da mister Vivarini a fine gara che l’ha definito “l’anima della squadra”. Un rientro bagnato dal gol partita pesantissimo e festeggiato dal tutta la squadra, oltre agli immancabili tifosi presenti in curva. E se la migliore difesa è l’attacco, in questo caso possiamo dire che il migliore attacco è stata la difesa, grazie ad uno Scognamillo quest’anno anche in veste di leader.
Il Catanzaro mantiene il primo posto in solitario e ora si concentra anche in Coppa Italia: sfida contro un Avellino in crisi d’identità, dando spazio a chi non è stato presente per squalifica nell’ultima trasferta oltre a chi ha bisogno di minutaggio nelle gambe. Ottima notizia il ritorno immediato di Cianci a disposizione dopo il pauroso infortunio subito. Insieme a lui tra i convocati per la sfida contro l'Avellino anche Iemmello, Vandeputte, Brighenti, Biasci e Gatti. All’orizzonte in campionato la Gelbison in casa nel prossimo turno domenicale: carattere e incoscienza da matricola, ne fanno una sfida da non sottovalutare. Ma se il Catanzaro gioca da Catanzaro non ce ne sarà per nessuno!
Avanti tutta Catanzaro!