Il Catanzaro è una splendida realtà dobbiamo dirlo, una vera e propria negazione del “corto muso style” di genesi "Allegriana". Ma non parliamo di obiettivo in saccoccia per le Aquile, non fosse altro perché realtà a poca distanza da noi continuano ad ottenere vittorie #unoazerograzie, con sfacciata fortuna. Troppo esperto mister Vivarini per non comprende i rischi di un eventuale eccesso di entusiasmo con tante gare da giocare: lasciarsi prendere dalle emozioni in questa delicata fase di stagione che richiede in realtà prudenza potrebbe essere un problema. Massima concentrazione dunque in vista del solo obiettivo finale. I media si accorgono sempre più del Catanzaro e spiccano i titoloni che danno evidenza di numeri imperiosi da cui è difficile distogliere l’attenzione. Ma lavoro, studio e attenzione ai particolari, queste sono le linee guida da seguire.
Sta di fatto che nessuno può nascondere il sole con la rete: il Catanzaro occupa meritatamente al primo posto in classifica: rifila il poker al Francavilla e mantiene a debite distanze le inseguitrici. E’ un Catanzaro bello, potente, agile, brioso e al di là delle scaramanzie che sono sempre d’obbligo, questa squadra potrebbe permettersi di giocare anche bendata. Se n’è reso conto anche Antonio Calabro, l'ex mister giallorosso accolto con applausi dalla tifoseria giallorossa, ha ricambiato l’affetto in campo e poi in sala stampa, con una malcelata emozione. Oltre al gol del capocannoniere Iemmello, si è desto anche Bombagi che ha sfruttato la chance a disposizione mettendo a segno una doppietta, mentre Curcio si è ripetuto arrotondando il bottino per sè e per il Catanzaro. Peccato solo per il gol da parte di Cardoselli in chiusura di match, tra l’altro sembrato in netto fuorigioco.
Ora il doppio confronto in terra dauna (Coppa Italia e campionato) che preoccupa non poco gli addetti ai lavori che dovranno gestire al meglio le risorse fisiche e psicologiche di tutto il gruppo che si sta rivelando granitico. Si giocherà a porte chiuse, questa volta i tifosi giallorossi dovranno rinunciare al consueto esodo e tifare dalla poltrona di casa. Negli occhi ancora il ricordo del sonoro 2-6 dello scorso campionato quando l’allora mister rossonero Zeman patì la più pesante sconfitta casalinga della stagione condita dagli animi a dir poco accesi della tifoseria di casa. Il successo permise alle Aquile di sopravanzare il Palermo e conquistare la seconda piazza in classifica, difesa anche dalle conseguente del “caso Catania”: ora i tempi sono diversi e si ricomincia da zero, con il Foggia di mister Gallo uscito sconfitto - seppur di misura - dalla sfida contro il Giugliano, mentre dalla parte giallorossa ci saranno questa volta ben tre ex diavoli (Martinelli, Iemmello e Curcio) che si presenteranno nel loro vecchio stadio pronti a dare il massimo per le Aquile. L’attenzione principale andrà ovviamente alla gara di campionato, per quanto i satanelli potrebbero non trascurare l’importanza di un eventuale passaggio del turno in Coppa e lanciarsi alla conquista del trofeo che permetterebbe un posizionamento privilegiato nei playoff.
Anche quest’anno dunque la gara avrà tanta importanza: continuiamo a costruire quel futuro che tutto il Popolo giallorosso merita.
Avanti tutta Catanzaro!