C’è voluto qualche giorno a metabolizzare l’ennesima delusione post campionato. Anche se meno scottante di altre occasioni, quando la promozione sembrava ad un passo, questa eliminazione contro il solito Benevento brucia lo stesso. Brucia perché in fondo un po’ ci credevano tutti in questa squadra quasi imbattibile e impenetrabile, seppur con attacco spuntato.
Invece succede che in una partita sola prendi lo stesso numero di reti di altre 15 dell’intero girone di ritorno, trasferta di Frosinone esclusa. Succede che Vitello, gigante nell’intero campionato, vada a vuoto su un intervento a centrocampo dal quale scaturisce il vantaggio ospite. Succede che Russotto, sui cui calci piazzati si sono costruite tante vittorie, non ne calci bene nemmeno uno. Succede che Bindi, portierone super, forse il migliore visto a Catanzaro negli ultimi vent’anni, subisca due reti con due tiri in porta. Succede che la preparazione atletica, che sembrava un vero punto di forza, si dimostri invece scadente, visto il calo fisico dimostrato nel secondo tempo, oltre a quello mentale. E allora ti rendi conto che devi maledire ancora una volta chi ha inventato i playoff. Che devi rimpiangere le vecchie regole fatte di promozioni secche, così come le retrocessioni.
E devi ora guardare avanti, e pensare a dover affrontare Reggina, Vigor e Cosenza, che non aspettavano altro, specie le ultime due. Devi allora tirare fuori l’orgoglio e pensare che devi riprovarci, pur sapendo che sarà molto più difficile, dopo la riforma della Lega Pro. Devi arrivare primo su venti se vuoi evitare i maledetti playoff, oppure al massimo terzo se vuoi essere masochista e riprovarci. E allora cominci a pensare cosa fare, se rinnovare la fiducia a mister Brevi, colpevole di scarso spettacolo ma capace di tanta concretezza, o pensare ad un allenatore più spregiudicato, cedendo a chi chiede un tecnico che pensa prima a darle e poi a prenderle. Devi guardarti intorno e cercare attaccanti di categoria capaci di garantirti quel numero di reti indispensabili per le tue ambizioni.
E devi pensare a tanti altri aspetti.. lo stadio su tutti. Ma pensi ai tifosi giallorossi, al loro inimitabile entusiasmo, a quello che sanno dare e decidi di fare il massimo. Sei il presidente amato da tutti, nonostante qualche incomprensione di… percorso. L’unico Cosentino osannato a Catanzaro. Si riparte! San Vito, Ippolito, Granillo, aspettate l’invasione giallorossa, arriviamo.

Claudio Pileggi