
Il Catanzaro riprende il percorso dopo il pari interno contro l’Ascoli: un risultato non proprio soddisfacente, per il quale i giallorossi vorranno recuperare, partendo dall’insidiosa trasferta di Perugia. Carmine Lupia ci presenta questo “classico” tra Grifoni ed Aquile.
Nella splendida cornice creata dalla Fiera europea del Cioccolato, che contraddistingue questo weekend nella cittadina Umbra, di scena la classica sfida tra Perugia e Catanzaro. Due squadre che hanno condiviso tra alti e bassi gli ultimi anni calcistici, due destini che tornano ad incrociarsi, nella speranza di condividere un giorno palcoscenici ben più importanti della Lega Pro. Grande atmosfera allo Stadio “Renato Curi” che accenderà i suoi riflettori alle ore 20:30 per ospitare due società ambiziose e costruite per un campionato di vertice, sotto la direzione del fischietto fiorentino Niccolò Baroni. Una sfida dal sapore particolare, che lo scorso anno regalò due risultati speculari con partite altrettanto combattute: la grande vittoria del Catanzaro a Perugia e la successiva capitolazione della squadra giallorossa in casa, che vide infrangersi del tutto le flebili prospettive di Play-Off che in quel mese di marzo, stuzzicavano la fantasia della città e del gruppo di Ciccio Cozza. Le prerogative sono delle migliori per assistere ad una gara spettacolare e piena di emozioni.
I PRECEDENTI AL “RENATO CURI”
Tabellino totalmente a sfavore del Catanzaro. Nelle ventuno sfide fin qui disputate, undici sono le vittorie del Perugia, due quelle del Catanzaro e ben otto i pareggi. L’unica nota positiva è che il Catanzaro targato Cosentino in terra umbra ha ottenuto ben due vittorie su un totale di due partite disputate. Facile ricordare lo scontro più recente, avvenuto lo scorso novembre, dove il Catanzaro in una partita convulsa e condizionata dai cartellini si impose per 4 a 2 con reti di Fioretti (doppietta), Quadri e Fiore. Sicuramente uno dei ricordi più belli della scorsa annata.
IL GIOCO DI CAMPLONE
Squalifica ridotta di un turno a Camplone che, quindi, siederà regolarmente in panchina contro il Catanzaro. Il suo 4-3-3 a trazione offensiva ha avuto diversi problemi di interpretazione durante le prime giornata ma la squadra sembra aver carburato bene e, soprattutto, pare abbia finalmente recepito il modulo che tante soddisfazioni ha portato lo scorso anno. Grazie ad elementi di categoria superiore nei vari reparti (Comotto, Vitofrancesco, Eusepi e Insigne “junior”), Mister Camplone può contare su un Roster d’eccellenza il cui unico scopo è la promozione diretta nella serie cadetta. Solidità difensiva, sovrapposizioni frequenti ed estrema rapidità degli esterni d’attacco: questi i punti di forza dei perugini.
CHE PERUGIA VEDREMO?
Perugia al completo per Camplone: gli uomini migliori sono tutti a disposizione e sicuramente l’allenatore perugino schiererà la formazione più adatta a fronteggiare le folate dei ragazzi di Brevi. Tenuto conto del modulo, sopratutto in attacco ci sarà l’imbarazzo della scelta grazia e uomini come Insigne e Eusepi che scalpitano per un posto da titolare e vanno ad insidiare i titolari Mazzeo e Sprocati. Salvo quindi non pronosticabili ballottaggi, il Perugia dovrebbe scendere in campo con Koprivec tra i pali; Daffara, Massoni, Scognamiglio e Comotto a comporre il quartetto difensivo; Vitofrancesco in cabina di regia con Nicco e Moscati interditori; infine Fabinho, Mazzeo e Sprocati saranno i tre attaccanti.
Carmine Lupia