
Il punto ottenuto a Viareggio non è da buttar via alla luce delle dinamiche della gara, ma la sconfitta patita tra le mura amiche è rimasta ancora indigesta, più di pranzi e cenoni natalizi. Ritornare alla vittoria è l’unica missione per la truppa di Brevi e l’occasione va’ colta senza esitare, battendo il Prato, avversario di turno del Catanzaro. Carmine Lupia ci illustra gli aspetti di questa seconda giornata di ritorno.
Siamo giunti alla fine di una settimana segnata da tante novità in casa giallorossa: l’arrivo dei nuovi acquisti Vacca e Morosini, il mormorio sulle avances di mercato per Rigione e Russotto (prontamente blindati dalla società) e, sopratutto, il ritorno al campo d’allenamento “Mirko Gullì” di Giovino, finalmente una sistemazione all’altezza di una società professionistica (senza essere costretti a sfruttare il manto erboso del proprio stadio, o migrare ciclicamente in altri impianti della provincia). Adesso il Catanzaro si concentra in vista del prossimo incontro che vedrà ospite al “Ceravolo” il Prato, una formazione che ha stupito nella prima parte di campionato, dopo aver condiviso lo scorso anno con il Catanzaro le basse posizioni della classifica. Nono posto a 24 punti, pienamente in corsa per agganciare il treno PlayOff, un traguardo non proprio previsto all’alba di questa stagione, ha fatto sì che il patron Toccafondi regalasse due colpi di mercato alla tifoseria, aggiudicandosi le prestazioni di gente del calibro di Marco Romanò (lo scorso anno a Crotone in B) e Andrea Pisanu (veterano della serie A, tra Cagliari, Parma e Bologna, di ritorno a Prato dopo l’esperienza in prestito con i canadesi del Montrèal Impact di Marco Di Vaio), elementi che hanno impreziosito notevolmente una squadra già di per sé competitiva. Arbitro della partita sarà il Sig. Brasi della sezione di Seregno.

I PRECEDENTI AL CERAVOLO
Giallorossi vittoriosi quasi sempre nelle sfide casalinghe contro il Prato: dati alla mano, la squadra della città guelfa ha espugnato il “Ceravolo” una sola volta (oltre mezzo secolo fa), raccogliendo un pareggio. Ben sei, invece, le vittorie giallorosse nelle otto partite disputate all’ex Militare (sofferta quella dello scorso anno, sotto la battente pioggia nel secondo tempo). Per inciso, all’andata al “Lungobisenzio” di Prato fu 0 a 0 a comprovare la solidità difensiva di entrambe le squadre che registrano due delle migliori difese del campionato (nonostante il Catanzaro avesse fatto di tutto per cercare il gol). Il Prato è reduce dal pareggio interno contro L’Aquila, ma bruciano ancora le pesanti sconfitte di Benevento (3 a 0) e contro il Grosseto in casa, il mese scorso, motivo per il quale i toscani saranno mossi dalla volontà di invertire la rotta immediatamente.
IL GIOCO DI MISTER ESPOSITO
Con gli innesti di Pisanu e Romanò il Prato cambia registro e si prepara ad un gioco più offensivo a scapito della troppa timidezza sotto porta che spesso ne ha condizionato le partite in modo negativo. Il modulo di partenza è sempre un 4-3-3 molto basso che punta al contropiede e alla velocità delle ali che cercano il fondo per crossare in mezzo. Andrea Pisanu sotto questo punto di vista sarà decisivo data la sua grande abilità nel penetrare, partendo defilato, e servire il compagno smarcato: di sicuro un elemento da tenere d’occhio per Rigione e soci.
CHE PRATO VEDREMO A CATANZARO
Nonostante il recupero di Armenise (ex Catanzaro) non finiscono i grattacapi per mister Esposito che dovrà fare a meno ancora una volta dell’estremo difensore Matteo Brunelli che non sarà disponibile per la trasferta di Catanzaro. Spazio dunque in porta all’ormai veterano Layeni; quartetto difensivo composto invece da Bagnai, De Agostini, Ròman e Armenise; centrocampo composto da Romanò, Cavagna e Ghinassi; a sostegno dell’unica punta Lanini prenderanno posto sulle corsie esterne Pisanu e Silva Reis.
Carmine Lupia