Noi perdiamo puntualmente i playoff, ma c’è a chi và peggio. Continua la maledizione del Benfica che perde la sua ottava finale consecutiva, a favore del Siviglia.
E’ lo Juventus Stadium di Torino ad ospitare la finale di Europa League tra Siviglia e Benfica, davanti ad una cornice di 32.000 paganti giunti dalla penisola iberica. Alla fine il trofeo và nelle mani degli spagnoli che si aggiudicano la coppa solo grazie ai calci di rigore.
Tante le occasioni sprecate dalle due squadre, a causa dell’imprecisione degli attaccanti, specie sulla sponda portoghese. Partita dai due volti, con un primo tempo equilibrato e tutt’altro che esaltante ed una ripresa segnata da fasi concitate e repentini capovolgimenti, vanificati sistematicamente nei sedici metri. Direzione di gara non proprio all’altezza di una finale di coppa europea (gravi almeno due sviste in area di rigore ai danni del Benfica), con l’arbitro che non è riuscito a mantenere la piena gestione di un match distinto anche dal gioco ruvido, ma comunque nei limiti dell’etica.
Dopo i 90′ regolamentari si và ai tempi supplementari con Siviglia e Benfica palesemente stanche ed appannate, tant’è che nemmeno nell’extra-time giunge lo spunto per decidere la partita che resta inchiodata sullo 0 a 0 fino alla fine. Rigori inevitabili dunque, con la sorte che sorride al Siviglia: termina 4 a 2 per gli spagnoli, con il portiere Beto grande protagonista (autore delle due parate decisive, a Cardozo e Rodrigo). Il Siviglia solleva la coppa, piange ancora il Benfica che perde la terza finale di Europa League.
Cosimo Simonetta