
E’ nato da poco più di un mese quasi per scherzo da semplici tifosi, non gruppi organizzati, ed è proprio questa la peculiarità. È diventato un vero e proprio fenomeno sociale, che va ben oltre il semplice ambito sportivo. Ci riferiamo al gruppo creato su uno dei più importanti social network, dal nome “vogliamo Joe Kamara a Catanzaro”. Perché è proprio di lui che stiamo parlando, il calciatore franco-senegalese che, a distanza di 13 anni può re-indossare la casacca giallorossa.
Il giocatore non ha bisogno di presentazione in quanto ormai conosciuto da tutti per la sua caratura internazionale, avendo girovagato per mezza Europa, dopo aver debuttato nel mondo del calcio proprio qui da noi, sul prato verde del nostro tempio, il Ceravolo. Nato quasi per gioco dall’idea di un ristretto numero di persone che hanno deciso di inseguire un sogno, quello di rivedere Kamara nuovamente con la maglia giallorossa. Un’iniziativa semplice, del tutto spontanea e senza condizionamenti altrui. È forse questo il merito del successo dalle vastissime proporzioni che il gruppo ha riscosso sul social network: raccontare le proprie emozioni, il proprio entusiasmo, la voglia di mantenere ancor più saldo un legame affettivo nato nel lontano 1999, anno in cui la famiglia Mancuso, all’epoca a capo del sodalizio giallorosso, volle quel ragazzone agile, veloce e bravo nel dribblare e segnare. Da quell’anno, che segna il suo debutto nel mondo del calcio che conta, l’affetto che Kamara nutre verso la società giallorossa, i tifosi e la città intera, non si è mai affievolito, neanche quando giocava nel Fulham nella Premier League inglese, neanche quando ha giocato contro personaggi del calibro di Didier Drogba, neanche quando ha disputato, di recente, la finale della coppa della Turchia contro il Galatasaray di un certo Snejder. I tifosi questo lo sanno, lo hanno sempre saputo e da ogni dove, grazie al neonato gruppo, hanno tempestato di messaggi, video, foto e quant’altro il social network per dimostrare quanto bene vogliono al giocatore, quanto può essere forte un legame affettivo, nonostante il trascorrere del tempo.
Quello scherzo, quella vera e propria sfida è diventato sogno che si è tramutata in realtà, una splendida realtà. Tanti sono stati i segnali che facevano pensare al meglio: l’ultimo post inviato dallo stesso giocatore sul suo profilo FB che invitava tutti a credere nei sogni perché spesso si concretizzano, il fatto di non aver preso impegni con altre società che gli hanno fatto una corte spietata, il fatto di aver mantenuto costantemente i contatti telefonici fino a definire la data in cui incontrare la dirigenza per discutere di persona dei progetti societari e dell’ingaggio (fattore questo che per il giocatore non hai mai ricoperto un ruolo primario)… Il gruppo FB con i suoi poco più di 12mila iscritti ha fatto da cassa di risonanza affinché la storia d’amore tra Joe e i suoi tifosi, la sua città, potesse essere divulgata ovunque, tanto da esserne discussa anche oltre i confini nazionali. Un successo inaspettato anche se sperato.
Si tratta dunque non più di un fenomeno sportivo, ma di un vero e proprio atto d’amore nei confronti di una persona che non ha mai fatto mistero del suo attaccamento al Catanzaro e a Catanzaro. Proprio per questo motivo, si può facilmente comprendere il perchè della decisione da parte del giocatore di ritornare in Calabria da protagonista, prima da calciatore e poi da dirigente, pur percependo, com’è ovvio che sia parlando della terza serie professionistica, un ingaggio che è ben al di sotto dei suoi parametri abituali. Joe per le sue grandi doti morali sa, come tutti, che non c’è prezzo per il sentimento e per il rispetto. Un enorme ringraziamento va. Com’è ovvio che sia, al presidente Cosentino per aver incentivato il sogno con fatti concreti, e al giocatore per aver fatto sì che tale sogno avesse la sua concretezza. A loro i meriti ovviamente ma forse, anzi senza forse, il giusto tributo anche ai tifosi che grazie alle loro voci hanno contribuito e non poco a far tramutare il sogno in splendida realtà. La “persona” Kamara le cui doti morali vanno al di là della sua indiscussa maestria sul terreno di gioco, meritava tutta questa attenzione. Un plauso, doveroso, va a tutto il popolo giallorosso, nessuno escluso, ma permetteteci di farne uno in particolare agli ideatori e amministratori del fantastico gruppo che corrispondono al nome di Francesco Magro, Alessandro Mazza (l’amico fraterno di Kamara grazie al quale si sono potuti concretizzare i primi contati tra società e calciatore) e l’effervescente Noemi Lemme. Capirete bene che ringraziare gli oltre 12.000 protagonisti del fantastico gruppo è cosa un tantino difficile! Il presidente ha fatto il suo, ora tocca al tifoso fare altrettanto: abbonarsi!
Maurizio Martino