
Al “Vigorito” di Benevento è 0-0 fra la squadra campana ed il Catanzaro. Ottavo pareggio nel girone di ritorno per i giallorossi calabresi, il quinto fuori casa ed il quarto senza reti. Sono ben dieci le volte in cui il Catanzaro non è andato a segno in questo campionato, di cui sette nel girone di ritorno, per l’appunto. Le Aquile tornano da Benevento ritrovandosi al quinto posto ma mantenendo la migliore difesa del campionato; per quanto riguarda l’attacco tuttavia, meno di Russotto e compagni hanno fatto solamente Viareggio, Barletta e Paganese, senza contare la Nocerina.
Con il Catanzaro orfano dello squalificato Benedetti, Brevi getta nella mischia Casini (Morosini non ha convinto contro il Gubbio) affidandosi all’ormai consolidato 3-5-2 (o 5-3-2), con Ferraro, Vitiello e Rigione davanti a Bindi. Marchi e Sabatino (che vince il ballottaggio con Di Chiara) sulle fasce; Vacca (l’ex di turno fischiatissimo), Casini e Russotto, con quest’ultimo a muoversi fra le linee a centrocampo. Davanti la coppia Madonia-Germinale. Il Benevento risponde con un 4-2-3-1: davanti a Baiocco, la linea difensiva è composta dall’ex Di Cuonzo, Padella, Mengoni e Som; Davì e Doninelli in mediana, con Melara, Mancosu e Negro a supporto dell’unica punta Felice Evacuo.
Fase iniziale di studio per le due squadre, che pensano più a non prenderle che a darle, con i sanniti un po’ più propositivi. La prima vera occasione da gol capita sui piedi del numero 8 di casa Doninelli, intorno alla mezz’ora che con un tiro da fuori area, probabilmente deviato da Bindi, finisce sul palo. Il Catanzaro risponde poco dopo con un tiro di Madonia alto. In chiusura di primo tempo da segnalare l’unico cartellino giallo degli ospiti ai danni dell’ex Vacca, ed il Benevento che prova con più insistenza il gol, che non arriva grazie alla solida difesa dei calabresi. Dopo un minuto di recupero, il signor Serra di Torino, manda le squadre negli spogliatoi.
Il secondo tempo inizia senza cambi. Catanzaro un po’ più spigliato, soprattutto con Russotto che sfiora il gol con una punizione che il portiere Baiocco riesce a neutralizzare con qualche affanno. Il gioco successivamente ristagna per lo più a centrocampo senza molti pericoli per le retroguardie. Da segnalare sono solo i cambi: al 54’ Di Deo per Doninelli; al 68’ Montiel per Mancosu; due minuti più tardi l’unica sostituzione ospite: Martignago prende il posto di Madonia, prima che Campagnacci rilevi Negro per gli Stregati. Ci si avvia verso il termine della partita con un Catanzaro che controlla gli attacchi del Benevento. I Campani tuttavia provano, senza esito, l’assedio finale che produce solo un paio di punizioni, un calcio d’angolo ed una protesta per un presunto fallo di mano in area di Marchi. Dopo quattro minuti di recupero l’arbitro decreta la fine delle ostilità.
Risultato giusto, in una partita brutta, per la quale il Catanzaro scivola al quinto posto a quota 48 punti, scavalcato da L’Aquila, con Pisa e Pontedera a due punti dai giallorossi, che però devono riposare entrambe, a cominciare domenica dai nerazzurri. Domenica si gioca ancora fuori casa contro il Barletta, che oggi ha perso 3-1 a Pontedera (3-0 alla fine del primo tempo). Calendario non impossibile per i giallorossi (unico scontro diretto a L’Aquila) che si giocheranno il quarto posto fino alla fine. Con questa posizione in classifica i ragazzi di Brevi giocherebbero, comunque, i quarti di finale dei play-off fra le mura amiche.
Ferdinando Capicotto